Tag Archive: The road goes ever on
Sto riascoltando i Nightwish dopo un’assenza di anni dalle mie playlist giornaliere.
E come tornare indietro di dieci anni per me (li avevo scoperti per caso fra il 2008 e il 2009).
O ancora più indietro, negli anni della mia infanzia a passare la notte con una torcia, un atlante e il naso rivolto all’insù per scovare le costellazioni.
Gli anni che ho passato ad ascoltarli on repeat quando il mondo aveva perso tutti i colori.
Quando io non sapevo più chi ero in realtà e tutto ciò che aveva un senso risiedeva proprio lì nelle mani di Tuom e compagni.
Sembra impossibile eppure i NW mi entusiasmano ancora adesso, adesso che sono lontana anni luce e ad ascoltarli mi viene la pelle d’oca.
Ho riletto DOR in parallelo ed è stato un connubio perfetto.
Quella fic, tutto il tempo speso a scriverla, tutte le notti passate a chiedermi che senso aveva quando in realtà ero totalmente incapace di prendere in mano ciò che restava della mia vita.
Sorrido ora nel pensare che DOR ha avuto un discreto successo solo perché ho vissuto per scrivere quella storia.
Allora non volevo ammetterlo ma ora non mi vergogno più: se non l’avessi scritta probabilmente non sarei qui a parlarne oggi.
Ho incontrato anche molte persone allora, persone che oramai non ho più sentito da un po’ ma è ok…eravamo unite da un comune amore per i NW e son sicura che nessuno di noi proverebbe niente se non un po’ di malinconia nel guardar indietro ma con un sorriso sulle labbra per tutto quello che abbiamo condiviso.
Sto guardando le stelle stanotte, un bel po’ più a Nord dell’ultima volta.
L’aria è umida e si fa tardi.
E Tuomas Holopainen ha sempre ragione su tutta la linea.
Story of your life
Time of solitude and strife
Freedom of an open road
Hope, and many miles to go
Promises to keep
Countless goldfields to reap
To be rich is to seek
To relive a memory
All the strangers on your path
Crossroads, the letters from home
The cooling embers of a Yuletide hearth
All the sounds of wilderness
The truth in which you roamed
Now your lost Rosebud has brought you back home
[Tuomas Holopainen ~ A lifetime of Adventure]
[originally from tumblr]
Ieri notte pensavo questo.
In mezzo alle mie scartoffie a digiuno da cena ed ancora vestita in tiro, le chiavi della Chevrolet a due centimetri dalla tastiera del portatile ed mail lavorativa con contabilità da fatturare sullo schermo.
La verità è che se qualcuno me l’avesse detto due anni fa gli/le avrei riso in faccia di gusto.
Il passato sta diventando una bruma molto grigia che faccio fatica a ricordare con chiarezza.
Tutto era fermo in uno spazio che mantenevo immobile, un cimitero nel quale mi seppellivo nascosta in mezzo ad iris e rose, l’unico colore insieme a quei sentierini sperduti e decisamente pericolosi rimastemi in foto da qualche parte sul disco del mio powerful oldie.
Ieri sera ho dovuto ammettere a fatica che sono debole e forte insieme.
Debole per aver perso dieci anni della mia vita nel limbo e forte perché sono qui dopo due anni di movimento e ne voglio ancora.
Quando ho deciso di cambiare il mio terrore era non riuscirci, o riuscirci e poi perdermi per strada.
Ora il mio terrore più grande è rivedere tutto fermarsi.
Non potrei sopportarlo.
Forse è per questo che sono stacanovista distruttiva peggio di Ti, vivo praticamente nella Chevrolet Darling ed ho rispolverato le mie doti da leader.
Non è che sia meglio o rose e fiori, no.
Tutti i giorni mi armo fino ai denti con ansia da prestazione e la sera potrei addormentarmi davanti al portatile.
Eppure sono qui, resisto.
A volte dormo fino a mezzogiorno, altre sono insonne e passo la notte ad occhi spalancati davanti ad UT che non vuole saperne di concludersi, altre ancora dormo di un sonno che è una caricatura del riposo ed alle cinque sono già al volante della Chevrolet rincorrendo l’asfalto.
Rimane che ho voglia di vita.
La strada che continua due anni dentro al futuro.
Money, power, glory.
Do me a favor okay?
Stop trying to go back to who you were before. Before you were raped, before you got sick, before an eating disorder took over your life. Stop trying to be who you were five, ten, twenty years ago. Before the mental illness took over, before he died, back before your parents split or you lost your best friend.
You are NOT the same person as before. You never will be again. Give up the idolization of “before” and be who you are now. Be the you AFTER.
In fewer words.
JUST BE AND TAKE A BREATH.
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