Vi è mai capitato di aver finalmente staccato dal lavoro ed invece di iniziare il tanto paventato weekend davanti alla tv o a fare ciò che vi interessa…le vostre mani, la vostra testa facciano tutt’altro?
A me sì…
Oggi pomeriggio, seduta al volante della Chevrolet darling x tornare in città…
Strade incasinate piene di buche per l’asfalto sfondato dai diluvi degli ultimi giorni, semafori e lavori in corso, traffico da astinenza di nicotina…
Chi me lo fa fare?
Al di là dei doveri e delle questioni da tenere sotto controllo per chi non può farlo.
Delle scadenze, prelievi e versamenti.
Della pura tristezza che è diventato vivere qui dove sono nata.
Non sono pensieri veri, no.
Piuttosto un rumore di fondo, una sinfonia distorta fra il desiderio e la melanconia di notti passate allo smartphone solo per comunicare con Ti.
Di voglia di scappare via dove respirare non è solo dovere di tutti i giorni ma emozione.
Non erano pensieri definiti.
Ma la freccia di direzione per salire in tangenziale l’ho messa e la Chevrolet darling ha ubbidito mentre la lanciavo in corsa ed iniziava a piovere ancora.
La verità è che non ho un motivo per guidare così tanto o così a lungo oggi.
Ma i serbatoi Gpl e Benzina segnano entrambi il full e se solo potessi davvero…
Ed guardo l’asfalto avanti a me, un occhio sul retrovisore e l’altro sui cartelli per l’autostrada.
E Lana che mi accompagna in un viaggio anche mentale in pensieri che non sono veri pensieri ma hanno spessore e intento.
Perché sono ancora in strada ora, l’abitacolo buio e la pioggia che ticchetta sul vetro e quella cosa senza nome che mi fa spingere il piede sull’acceleratore.
Quel pensiero che fa di nome Ti e che…oh, she always knows…
Blue Hydrangea
Cold cash, divine
Cashmere, cologne and white sunshine…