I watch you and think many thoughts, more or less difficult.
I watch you when you drive us away to someplace else in this little holiday taken.
I don’t think I’ll ever tire out.
Colours extravagant and the sharp perfume of lavender.
The cadence of your voice in another tongue.
Earth blood red, diffusing its colour to light brown.
But the sky is down under my feet, the height of my waist.
Blue lavender, as far as I can see.
A sky made of flowers that sways in the evening as the sun leaves us in the shade and the perfume gets sharper.
Ecco fiori per voi:
lavanda fragrante, menta, santoreggia, maggiorana,
il fiorrancio, che va a letto col sole
e con lui s’alza, piangendo: questi son fiori
di mezza estate, e io penso che si diano
a uomini di mezza età.
(William Shakespeare)
Sera, tramonto, dopocena, quindi Ti alla guida della chevrolet darling ed è già notte. “Do you have a thing for him, Fräulein?” “Whom?”
rispondo, senza pensare mentre controllo lo smartphone.
Silenzio.
Blocco lo schermo e mi volto a guardarlo, il profilo illuminato dai lampioni. “What were you talking about?” “Leave it.” “You sure?”
Non aggiunge niente mentre l’auto corre a velocità stabile fra gallerie e macchie di luna calante. “Ti.” “Yes?” “Have I ever watched someone else the way I look at you?”
No, le fatidiche paroline non mi sono ancora uscite ed inizio a credere che non mi usciranno mai.
Rimane però che fra me e lui non ci sono ombre, un vero record a questo giro di boa. “Fräulein.” “Yes?” “Want breakfast?” “Famished.” “Good, my treat, after that is your turn to drive us home.” “‘kay.” “SLOWLY.”
Sometimes there’s much more in the hidden thoughts, the unsaid words, the laughter and the quiet.
Running back where everything started.
We haven’t changed.
We are still here.
The first day we met was a dark day, full of bitter facets and scorn.
Yet you’ve came and stayed.
I can be hard at times, evil and difficult.
Still you’re here and you make my world revolve.
Find myself a place to live where I can be what I am;
If I have to I’ll destroy anything in my path with no remorse;
Being truthful when no one is;
I can be quite cruel if someone drives me to be;
Cling to a tiny idea and create something of enormous proportions (writers know what I mean!😁)
Bonus
11. The ‘Holy Fucking Shit!’ I exclaimed this morning at full volume seeing Ti’s attire for the day and his smug grin while he lit up his cigarette, someday he’ll definitely find the right combo for making me faint on the spot, I just know it. 😍
There are days like today.
Where I’m so fed up when I stop working in the evening.
When I just snap at little things going wrong, screaming.
I don’t have the patience to prepare my customary cup of tea before dinner nor the desire to eat, and already I skipped lunch and breakfast, like a total moron.
I’m so primitively mad I have no regrets saying ‘Fuck you!’ to the world in general.
That’s when I put my phone on hold, close the door and make a dive for the bed, punching everything I can reach.
It’s childish but harmless.
I usually get up after that for a hot bath + washing my hair.
That doesn’t really help much but I usually feel human again.
These are the days without Ti.
I can’t help it, I tried.
He’s away a lot this days and I’m deprived of my favourite ray of sunshine.
He makes me happy, he makes me angry, he knows how and has the smile of an angel.
And what happens next?
There She is…on my nightstand…
Ti, you’re the best…❤
And fly me to the moon…
And let me play among the stars
Let me see what spring is like on Jupiter and Mars
In other words hold my hand
In other words darling kiss me…
Vi è mai capitato di aver finalmente staccato dal lavoro ed invece di iniziare il tanto paventato weekend davanti alla tv o a fare ciò che vi interessa…le vostre mani, la vostra testa facciano tutt’altro?
A me sì…
Oggi pomeriggio, seduta al volante della Chevrolet darling x tornare in città…
Strade incasinate piene di buche per l’asfalto sfondato dai diluvi degli ultimi giorni, semafori e lavori in corso, traffico da astinenza di nicotina…
Chi me lo fa fare?
Al di là dei doveri e delle questioni da tenere sotto controllo per chi non può farlo.
Delle scadenze, prelievi e versamenti.
Della pura tristezza che è diventato vivere qui dove sono nata.
Non sono pensieri veri, no.
Piuttosto un rumore di fondo, una sinfonia distorta fra il desiderio e la melanconia di notti passate allo smartphone solo per comunicare con Ti.
Di voglia di scappare via dove respirare non è solo dovere di tutti i giorni ma emozione.
Non erano pensieri definiti.
Ma la freccia di direzione per salire in tangenziale l’ho messa e la Chevrolet darling ha ubbidito mentre la lanciavo in corsa ed iniziava a piovere ancora.
La verità è che non ho un motivo per guidare così tanto o così a lungo oggi.
Ma i serbatoi Gpl e Benzina segnano entrambi il full e se solo potessi davvero…
Ed guardo l’asfalto avanti a me, un occhio sul retrovisore e l’altro sui cartelli per l’autostrada.
E Lana che mi accompagna in un viaggio anche mentale in pensieri che non sono veri pensieri ma hanno spessore e intento.
Perché sono ancora in strada ora, l’abitacolo buio e la pioggia che ticchetta sul vetro e quella cosa senza nome che mi fa spingere il piede sull’acceleratore.
Quel pensiero che fa di nome Ti e che…oh, she always knows…
Passare il sabato sera davanti al caminetto con un dito di cognac vecchio di trent’anni, l’aroma del sigaro di Ti nell’aria, un buon match di poker, il mio buzzurro che mi lancia sguardi dall’altro lato del divano e la Piaf che canta nell’angolo buio della sala, sotto le finestre. Right now he’s gone to get the profiteroles from the fridge and this is priceless…
Quanto ci scommettiamo che tra un’oretta passeremo allo strip poker? 😏
Sono sempre rimasta un po’ indifferente a questa festa ‘straniera’ anche adesso che ci sono affogata in mezzo.
Ma negli ultimi giorni mi ritrovo ad osservare tutti i festoni ultra colorati di arancione, le jack o’ lanterns e le streghe di plastica e chiedermi che senso ha…
Poi arrivo al 31 – sì, proprio adesso! – a farmi gli straordinari e la contabilità davanti al portatile avviluppata nel trapuntino snoopiniano con moppine e Madre Natura che mi fa la pernacchia…tipica sfiga quando finalmente arriva il giorno feriale…
Ed arriva Ti.
Il buzzurro del mio cuore che occhieggia la mia mise non sexy poi fruga nel sacchetto della spesa e mi lancia una tavoletta di cioccolata al 95% alla quale faccio la festa con occhi a cuore.
INTJ dal 2018.
INTP posteriormente al 2018.
32 anni suonati.
1 Chevrolet.
1 Mountain Bike con shimano 48/38/28+13/28.
1 Bici da Corsa con campagnolo 52/42+13/28.
1 tartaruga (Loki), bastarda di nome e di fatto.
1 passione insana per TS2 ed XP service pack 4 Ghost.
Giardiniere, falegname, restauratore di mobili antichi, wish-to-be hacker e ciclista fancazzista nel tempo libero.
A volte mi sveglio alle cinque per farmi un giro in MTB nella pace dell'alba.
M. invece adora (ma non lo ammetterebbe mai) quando lo mordicchio e quando trovo soluzioni istantanee ai problemi, le chiama addirittura 'idee geniali'. LoL
La mia giornata è fatta di 24 ore più gli straordinari.
Sono affetta da teinomania, lettura e scrittura notturna, insonnia, ricerca spasmodica del silenzio nei weekend e maladaptive daydreaming.
Sono totalmente allergica alle idiozie ed ai bugiardi. Non perdono.
Adoro tutta la musica, dal soprano al contralto, dal blues al glam rock, dall'italiana alla finnica alla iraniana ma non mettetemi nelle orecchie le macchiette alla Miley Cyrus thank you very much...
Il mio udito è capace di captare lo strumento che stona in una orchestra completa.
Leggo di tutto e di più, sono facile al perdermi dentro le pagine di un tomo psicologico quindi non provate a distogliermi. Verrete morsi non troppo amichevolmente.
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«Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere, che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni di chi non ha saputo completarmi». [Pessoa]
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