Tag Archive: 2020
I just finished to watch for the first time the Dracula Netflix miniseries and…oh wasn’t that a treat.
Don’t mind my fanatic toothy grin Gatiss and Moffat have surely destroyed and reconstructed the novel from their particular cloth and let me tell you I enjoyed it so much.
I see similarities (in truth there are none alas I still see them…heh) with a little something I hold dear to my heart. Hellsing.
The battle of wit between human and vampire…the wordplay so distinctive of the creators of Sherlock (even if what got me first where the first scenes…so true to the Bram Stoker’s Dracula!!!)
I liked the fact Dracula learned things from blood, it’s so very logical…
I liked the lit ending, for such a short story that felt like a full 10 episode season of gore intelligence and psychological indulgence.
Still if you want to fully appreciate this take on Dracula you need to know what you’re looking at…you need to read the book first.
Perfect example of what you can do with what if’s…
Bravo Gatiss. Bravo Moffat.
This is a masterpiece in disguise.
30 Novembre 1.50 a.m.
6 Maggio 11.08 a.m.
63 mail non lette al 3 Marzo.
267 chiamate non risposte (di cui 57 l’8 Marzo, all’inizio del lockdown).
I numeri sono questi.
Quindi ora.
Strangers passing in the street
By chance two separate glances meet
And I am you
And what I see is me
Il caso lo ha voluto, perché non ti ho cercato Ti.
Ma ti ho pensato, perché maledizione non sei un ragazzino ed ero preoccupata, anche se hai il fisico di un bisonte.
Ci siamo riconosciuti solo con gli occhi, nonostante le mascherine.
Credo di aver avuto la stessa tua espressione ma non riesco ad immaginarla sul mio viso.
And no one calls us to move on
And no one forces down our eyes
No one speaks and no one tries
No one flies around the sun
Rewind.
Ti ho rivisto come il primo giorno che ho posato gli occhi su di te.
La volta che ho avuto un attacco di panico e mi hai offerto la colazione.
I tuoi occhi che cercavano di forare la corazza sempre di più.
Quando mi sono arresa all’evidenza e ti ho lasciato entrare.
Ogni sera.
Ogni notte.
Ogni mattina.
Ogni giorno.
Cloudless every day you fall
Upon my waking eyes
Inviting and inciting me to rise
And through the window in the wall
Come streaming in on sunlight wings
A million bright ambassadors of morning
Quindi vedo ancora quella notte.
L’orologio francese nel tuo ingresso curiosamente fermo.
Tu e lei a scandire il tempo mentre vi guardavo.
La copia delle mie chiavi sul tavolino, accanto all’orologio e la porta che si chiudeva dietro le mie spalle.
Non ricordo niente di quella notte oltre la strada.
And no one sings me lullabies
And no one makes me close my eyes
Quindi il ritorno dai miei, le feste, il nulla.
Le notti passate con gli occhi aperti a fissare il soffitto della mia stanza.
Le ore sulla Mountain bike, per salire e provare a me stessa che respiravo comunque e la vita continuava.
Quindi la prova che niente è per sempre, nemmeno qui.
Il lockdown subito dopo, l’arrivo della Primavera senza poterla vivere.
Pensieri devastanti in realtà frustrante, musica caotica che mi salva ancora mentre invecchio.
So I throw the windows wide
And call to you across the sky
Tutto questo ritrovato oggi.
Subito pensavo che gli occhiali si fossero bagnati con la pioggia.
La gola mi si è chiusa, ho strizzato gli occhi nello sforzo di smetterla, il labbro morso dietro la mascherina.
Per la prima volta nella mia vita non sono riuscita a fermare il dentro.
Mi ha fatto rabbia, e tanto bene.
You were still there, you didn’t vanish as others did.
No laughter over my weakness, nothing more than your eyes over me.
You couldn’t know a tenth of the last six months, still your eyes closer.
They haven’t changed.
And at last I am found were I didn’t know I could be again.
Quintessential silence, stardust merging into nebulae.
Scared but not budging from here.
Daylight streaming in while you sleep.
And I feel a fool, a lovesick puppy kicked too many times.
And also loved, and other things I don’t seem to get fully even if I strain to hear.
I’ll let you rest while some insignificant words find my mouth.
Ho una sola parola per il discorso a reti unificate di ieri sera lungo 40 minuti.
FUFFA.
Per il resto il 4 Maggio io inforco la bici e vattelapesca, intanto lavorare non mi è consentito.
E voglio anche vedere dove si troveranno le mascherine chirurgiche a 0.50€ perché sono certa che saranno ‘finite’ ancora prima che in farmacia aprano gli scatoloni di fornitura…convenientemente saranno disponibili solo quelle a 5/10/20€ ma triplostrato/ultraipersuperprotettive che in realtà sono in microfibra sintetica e tengono tanto quanto la carta igienica dimenticata 20 anni nello sgabuzzino…
Viva l’Italia.
Ma quanto è incredibile il nuovo album dei Nightwish??
Anche se al primo ascolto ho trovato somiglianze con parecchi motivi…ed un ritorno alla lirica 🥺💘
C’è tutto e di più…anche se un po’ mi manca la mega galattica sinfonia super lunga x album, il secondo CD è molto interessante…Tuommi tu ed i compagni rimanete miti indiscussi eh!
A pale blue theatre stage
A feast of beautiful tragedy, wonderful fantasy
Enter the Woods….
Questo post che sto per scrivere è in ritardo di anni.
Argomento? Nightwish.
Sì, potete anche saltarlo se vi fa piacere intanto in qualche modo dice le stesse cose di quel piccolo articolo che avevo già pubblicato quest’estate.
Quattro anni fa ho ascoltato EFMB un paio di volte poi l’ho ficcato in un cassetto e non ci ho più pensato.
Complice la mia vita che stava cambiando già radicalmente: diversi interessi musicali, DOR ormai finita, nuove storie da scrivere, interi cataloghi delle cose più svariate da studiare, l’inizio della mia mania per il fitness che mi ha riportato alla Mountain Bike.
Insomma il cambio di vocalist non l’avevo preso bene non dopo aver sentito Anette spaccare in Imaginaerum (DPP purtroppo non è paragonabile, la si sente racchiare quando sale in alto ma è noto che quelle canzoni non erano state composte per la sua voce)
Floor è, in contrasto, un animale da palco capace di iniziare con il bel canto, spararci qualche growl, interludio di belting con potenza inaudita ed infine note di testa sospinte al limite.
Tra l’altro sembra che non abbia nemmeno bisogno di respirare il che la rende perfetta per rendere i testi dei Nightwish (mai stati semplici).
In questi ultimi mesi (dai fatidici giorni precedenti al mio compleanno per intenderci) ho ascoltato qualche canzone live con la Jansen e non posso negarlo…ho headbangato come un’idiota davanti al widescreen a 31 anni suonati.
Ghost love score!!!
Sì l’energia si sente eccome, la potenza vocale la trovo onestamente migliore dell’era Tarja senza togliere niente alla mia primadonna preferita dopo Montserrat (Caballé), Callas e Bartoli.
Floor ha studiato classico ma non usa la stessa tecnica ‘rigida’ ed il sound che ne consegue è vulcano.
Rimane che durante questi 4 anni ho perso totalmente la bussola su questo gruppo e forse l’allontanamento è stato un toccasana.
Forse sarebbe passato più tempo prima che riprendessi a sentire i NW se non avessi avuto alcuni momenti no in questi ultimi mesi.
Rimane fresca la sensazione immensa di Ghost Love Score.
Che sia Tarja o sia Floor quella musica è un miracolo sonoro.
Io la prima volta che ho sentito una loro canzone avevo 17 anni.
Era una traccia inserita in un bootleg poco lecito che nemmeno credo di averlo ascoltato tutto.
The riddler.
Allora non li avevo degnati di un secondo ascolto.
Poi è arrivato il 2009 ed lì è stata un’altra storia fatta di bomba sonora concentrata in tre giorni e vabbè…
A questo momento nel tempo devo ancora vedere i due concerti del Vehicle of spirit e Decades…il Wacken 2013 è stato illuminante, diciamo.
Sono rimasta a digiuno forse troppo.
MA I NIGHTWISH TORNANO questa primavera!!! (see here!)
E non vedo l’ora di headbangare invasata come ieri sera alla guida mentre tornavo in autostrada!
Yes I turned heads for I was singing with Floor.
Yes I am 31 and I truly don’t give a fig. 😎
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